Spazio aereo aperto a tutti i voli umanitari da e per il Marocco centrale. Lo ha annunciato la presidenza dell’Algeria, paese confinante eppure “distante”, che lo scorso anno aveva chiuso rapporti diplomatici e confini con Rabat.

Israele, complice il clima di collaborazione che viceversa regna tra i due paesi dopo l’adesione del Marocco al Patto di Abramo, già nelle prime ore del mattino annunciava che un team di soccorritori specializzati era pronto a partire.

Anche Moussa Faki Mahamat, presidente della Commissione dell’Unione africana (organismo di cui il Marocco è tornato a far parte solo nel 2017 a causa del riconoscimento della Repubblica araba Saharawi nel 1984) e il presidente di turno Azali Assoumani (Comore) hanno espresso “grande dolore”.

Ovviamente solidarietà e promesse di aiuti fattivi sono giunti al Regno del Marocco anche dal resto del mondo: da Zelensky a Putin, da Biden a Macron, Erdogan, Xi Jinping, Sunak, on der Leyen, tutti i principali leader hanno avuto parole di vicinanza con Mohammed VI e le popolazioni colpite.

Mattarella: «Italia contribuirà ai soccorsi»

Anche la Cooperazione internazionale italiana e la protezione civile sono pronte a fare la loro parte, ha assicurato il governo Meloni.

L’Italia è pronta a«contribuire ai complessi lavori di soccorso» ha affermato il presidente della Repubblica Mattarella in un messaggio di cordoglio al re del Marocco Muhammad VI. «La notizia del sisma che ha colpito questa notte il Marocco ha suscitato negli italiani tutti e in me personalmente immensa tristezza».

Dalla Farnesina giunge la notizia che sono 400 gli italiani nel Paese – «contattati sia dall’ambasciata a Rabat, che dal consolato di Casablanca e il console onorario di Marrakech» – : «Stanno tutti bene».

I primi rientri ieri sera all’aeroporto di Fumicino. Chi non ha già un biglietto aereo è stato invitato a dirigersi all’aeroporto di Casablanca o Rabat: «Da Marrakech non vi sono più aerei perché è tutto pieno» ha informato Tajani.