Quando il tempo andato colpisce la memoria ferita, segnata da un trauma collettivo, sembra impossibile dimenticare, smarrire ricordi. Eppure, arrivando a Teora, nell’alta Irpinia, a prima vista non si notano segni evidenti di quel 23 novembre del 1980 in cui interi paesi furono devastati. Passati quarant’anni, il paese appare aggraziato, sereno, anche se molto diverso da quel borgo originario scavato nel tufo. Soffia un’aria lieve. Il silenzio lascia la scena alla bellezza delle rocce scoscese e il vento si fa largo tra le foglie, i rami, gli alberi. Una curva accarezza dolcemente la salita verso la collina dietro cui si...