«Niet, niente giornalisti, nié pressa, di qui non si passa». Il soldato al posto di blocco scuote la testa, ci restituisce i documenti e ci fa cenno di fare dietrofront. Dove sono i russi? Non lo sa nemmeno lui, ma la sensazione è che siano fin troppo vicini. Il villaggio di Pokrovs’ke, che fino a due settimane languiva nel cuore delle retrovie, oggi si è trasformato in un campo di battaglia. Volodymyrivka è già caduta, così come Pylypchatyne e Trypillya. E Klynove? «Pidisiat i pidisiat», ci dicono, cinquanta e cinquanta. SIAMO ALLA PERIFERIA EST della città di Bakhmut. Da qui...