Telefonata Kerry- Lavrov: dialogo per la pace

Il capo della diplomazia russa, Serghiei Lavrov, e il segretario di Stato Usa John Kerry hanno discusso della crisi ucraina in una conversazione telefonica effettuata ieri. Lo ha fatto sapere il ministero degli Esteri di Mosca, secondo cui Lavrov e Kerry «hanno discusso del sostegno agli sforzi per facilitare la soluzione della crisi ucraina attraverso un dialogo stabile» tra le parti in conflitto.

I due – hanno fatto sapere sempre da Mosca – avrebbero anche parlato delle «possibilità di cooperazione tra Russia e Usa» per cercare delle «soluzioni a varie crisi in Medioriente e in Nord Africa, incluse quelle in Siria e Yemen».

In Ucraina quindi si cerca di trovare una quadra, dopo che anche i governanti delle repubbliche popolari del Donbass avevano dichiarato di accettare Minsk e lavorare per una pace duratura, accettando i confini stabiliti dall’incontro «dei normanni». Ieri tuttavia il leader dei separatisti della repubblica di Donetsk, Aleksandr Zakharcenko, ha promesso di riprendere il controllo di Sloviansk, Kostiantinivka e Krasnoarmisk: tre città del sud-est ucraino riconquistate l’anno scorso dalle truppe di Kiev.

Le parole di Zakharcenko, che ha definito i tre centri abitati «città della Repubblica popolare di Donetsk», fanno temere una offensiva dei miliziani che violerebbe la fragile tregua siglata a febbraio, dicono a Kiev, smentendo quanto affermato nei giorni precedenti anche da rumors provenienti dalla Russia, che indicavano una sostanziale accettazione della situazione territoriale del momento.

Nel frattempo per Kiev altre parole di conforto: «Siamo decisi a fare tutto per sostenere il governo ucraino nel suo ambizioso processo di riforme», ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, durante la conferenza stampa seguita all’incontro dei ministri delle Finanze del G7 a Dresda.

I G7 hanno convenuto sulla necessità di aiutare nelle trattative per la ristrutturazione del debito ucraino, ha aggiunto il ministro.