Buoni ultimi, dopo gli amministratori locali incontrati tre giorni fa, i sindacati sono riusciti a parlare con Carlos Tavares. È la prima volta in presenza da quando il manager franco-portoghese ha costruito Stellantis, assorbendo Fca e facendo dell’Italia una provincia dell’impero francese.

Un incontro breve a Torino con i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm nel quale l’ad di Stellantis ha confermato le strategie del suo piano industriale verso il 2030 e ha dato disponibilità al confronto. Nessuna data, nessun nuovo appuntamento, però. Esattamente come i commenti arrivati da parte del governo Draghi: neanche una riga di commento dal «ministro fantasma» Giancarlo Giorgetti che a Stellantis non ha imposto alcuna imposizione sui livelli occupazionali di stabilimenti tutti in cassa integrazione da anni.

«L’Italia è centrale», ha rassicurato Tavares. Che però non ha dato indicazioni sulle missioni produttive degli impianti o sui modelli in arrivo perché si procederà «passo dopo passo» continuando il percorso avviato con le piattaforme di Melfi e con la Gigafactory di batterie elettriche di Termoli.

Positivo ma guardingo il commento della Fiom. «Speriamo che con questo incontro si avvii un percorso di confronto, necessario per capire che cosa avviene in tutti gli stabilimenti e per l’occupazione in questo paese dell’industria dell’auto. La cosa importante è che Tavares ha detto che l’obiettivo non è chiudere ma trasformare», commentano Francesca Re David, segretaria generale della Fiom, e Michele De Palma, responsabile automotive.

Più positivi i commenti di Uilm e Fim Cisl. «Nessun sito sarà chiuso, ci saranno solamente trasformazioni soprattutto dove c’è bisogno di nuove tecnologie. Questa è una buona notizia», ha dichiarato Roberto Benaglia segretario generale Fim.

«La volontà di Stellantis di confrontarsi con il sindacato anche sugli aspetti più difficili della trasformazione dell’industria dell’auto che inevitabilmente dovremo fronteggiare è positiva. Ricambieremo questa disponibilità assumendo sempre un atteggiamento costruttivo», commentano Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, responsabile auto.