Il Regno Unito andrà a votare il prossimo 4 luglio. Lo ha annunciato attorno alle diciassette Gmt di ieri, in mezzo allo sgomento e alla sorpresa generali, il Primo ministro Rishi Sunak in una Downing Street sgocciolante pioggia. In un discorso che ha rievocato il trauma della pandemia e il suo ruolo di tutore dell’economia – a tratti reso inascoltabile da musica blaterata al massimo da un sound-system circostante assemblato in protesta – Sunak ha snocciolato le ragioni per cui i britannici dovrebbero ancora votare il suo partito dopo quattordici anni di incubi. Le elenchiamo sommariamente e in ordine sparso,...