Visioni

Sul tappeto rosso la scommessa per ritrovare la magia della sala

Sul tappeto rosso la scommessa per ritrovare la magia della salaAllestimento del Palazzo del Cinema – foto La Presse

Venezia 78 «Madres Paralelas» di Pedro Almodóvar inaugura la Mostra del cinema, la seconda volta in era Covid. Misure di sicurezza rigorose per un’edizione in cerca di certezze e riconferme

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 1 settembre 2021

A inaugurare la Mostra del cinema 78 sarà stasera il film di Pedro Almodóvar Madres Paralelas – in sala il prossimo 28 ottobre – una storia tutta femminile tra maternità, incontri, destino, complicità tra donne. Sul «tappeto rosso», ancora una volta dietro a un muro di protezione per le norme di sicurezza anti contagio (verrà trasmesso in diretta sui megaschermi), oltre naturalmente il regista spagnolo col cast del film, tra cui Penelope Cruz, sono annunciati il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Roberto Benigni a cui verrà consegnato il Leone d’oro alla carriera (protagonista il 2 di una masterclass) e poi le giurie tra cui Chloe Zhao Leone d’oro lo scorso anno con Nomadlamd e premio Oscar.

CHE EDIZIONE sarà questa della seconda volta in era Covid, dopo un anno quasi di chiusura dei luoghi della cultura, tra desiderio di non fermarsi più e paura di ritrovarsi in un’altra crisi? I segnali sono molto positivi: un alto numero di biglietti venduti – diversi sold out, tra cui quello dell’attesissimo Dune di Denis Villeneuve e quello del film di Paolo Sorrentino È stata la mano di dio– una maggiore presenza degli addetti ai lavori, passati dai semila dello scorso anno a novemila grazie ai vaccini, il ritorno del cinema americano e delle major. E persino delle feste, vietatissime nella passata edizione, seppure a numero molto chiuso con obbligo di Green pass – ieri quella di «Variety» in onore del presidente della giuria BongJoon-ho, titolo della serata: Stairway to Paradise ma la cena inaugurale della Mostra non ci sarà neanche stavolta nel segno di «sobrietà e prudenza» secondo le parole del presidente della Biennale Roberto Cicutto..
La Mostra da parte sua garantisce la massima attenzione alla sicurezza: in sala a cominciare dalla – capienza dimezzata secondo le disposizioni governative nazional ancora in vigore che è la scommessa più ardua della programmazione – e nell’area del festival si accede solo col Green Pass o con il test (da fare ogni 48 ore) che per gli accreditati è gratuito e si può richiedere sul sito delle prenotazioni dei biglietti, Boxol.
Ieri mattina intorno al Palazzo, sotto un bel cielo azzurro di fine estate, si stavano ultimando i lavori di allestimento, compresi i «check-point» di entrata all’area festivaliera (controllo borse, tessere, temperatura corporea ecc); il cubo rosso del Giardino è già al suo posto e così il Red Carpet . Nei giardini dell’isola è annunciata l’Arena mala Mostra quest’anno occupa molti spazi cercando di rafforzare la sua presenza anche a Venezia, .

AL LIDO INTANTO è arrivata anche Serena Rossi, madrina della serata (una scelta «troppo popolare» ha commentato qualcuno). «Scrivo e riscrivo il testo da settimane, me lo ripeto mentre faccio la spesa o preparo la cena. Non siamo in una bolla, comincia un’avventura bellissima tra decine di film di tutto il mondo, ma questo mondo è in fiamme e io sento di dover dire anche questo, magari uscirò fuori dai canoni ma sento di doverlo fare» ha detto l’attrice, che il successo del personaggio di Mina Settembre (la seconda stagione è prevista per la primavera 2022) ha imposto al grande pubblico. E ha aggiunto: «La Mostra è un evento culturale, ma questo palcoscenico della Sala Grande del Palazzo del Cinema offre anche l’occasione per parlare della realtà che ci circonda e alla quale noi del cinema non siamo indifferenti solo perché viviamo in una bolla e tanti film ne saranno ulteriore testimonianza, affrontando temi come la violenza di genere, le guerre dimenticate, la dimensione esistenziale dei rifugiati e tanto altro».

NELL’ATTESA per chi già è in Laguna, c’è stata la serata di pre-apertura con un doppio programma: La Biennale al tempo del Covid di Andrea Segre – il cui Welcome Venice apre invece oggi le Notti veneziane, sezione all’interno delle Giornate degli Autori – un diario per immagini della passata edizione costruita nell’inedito confronto con la pandemia. E poi l’omaggio a Nino Manfredi nel centenario delle nascita con la sua prima regia, Per grazia ricevuta (1971), di cui è anche protagonista, nella copia restaurata dalal Cineteca Nazionale – «un riconoscimento che mi rende felice, questo film è il più personale di mio padre con un’impronta fortemente autobiografica» ha detto Luca Manfredi.

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