Adolfo Urso, presidente del Copasir, non largheggia in smentite. Da ex giornalista sa bene che smentire significa amplificare. Stavolta però non si è potuto trattenere: quella specie di lista nera di presunti disinformatori prezzolati da Mosca pubblicata dal Corriere della Sera domenica gettava un’ombra troppo spessa sul comitato parlamentare di controllo sui servizi. Nomi messi insieme alla rinfusa, senza specificare su quali fondamenta poggi per ciascuno il sospetto di parlare in televisione o sugli altri media in conto terzi, in compenso con tanto di foto. Se non si tratta proprio di una lista di proscrizione, definizione iperbolica, qualche somiglianza innegabilmente...