Stragi saudite di etiopi, Usa e Ue sapevano
Golfo Lo scorso autunno le prime notizie di uccisioni sistematiche di migranti al confine con lo Yemen. Poi la conferma dell'Onu. Ma nessuno ha parlato
Golfo Lo scorso autunno le prime notizie di uccisioni sistematiche di migranti al confine con lo Yemen. Poi la conferma dell'Onu. Ma nessuno ha parlato
Gli Stati uniti sapevano del massacro di etiopi al confine tra Yemen e Arabia saudita. A rivelarlo è il New York Times che cita fonti del governo Biden: un anno fa, quindi quasi un anno fa, il Dipartimento di Stato ha ricevuto le prime notizie di uccisioni sistematiche da parte delle guardie saudite.
A dicembre aveva ricevuto nuovi dettagli da funzionari delle Nazioni unite, ma non ne ha parlato pubblicamente facendo un riferimento vago lo scorso gennaio a una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Diplomatici statunitensi però – aggiungono le fonti – avevano sollevato la questione con l’alleato saudita chiedendogli di indagare le accuse. In apparenza senza ottenere molto visto quanto rivelato la settimana scorsa da Human Rights Watch: centinaia, forse migliaia, di etiopi uccisi da fucili e colpi di artiglieria tra marzo 2022 e giugno 2023.
Su richiesta del Nyt, il Dipartimento di Stato ha ammesso di aver saputo delle stragi alla fine del 2022 dall’Onu. Le stesse informazioni sarebbero state condivise con Francia, Germania, Svezia, Olanda e Unione europea.
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