La partita di basket tra All Reds Roma e Lokomotiv Presentino era iniziata da pochi minuti. Non una partita qualsiasi, ma il derby del basket popolare romano valido per il campionato Aics Roma.

Al secondo minuto l’arbitro ha richiamato uno dei giocatori in campo: «Non fare come tutti quelli di colore che al primo contatto strillano». Immediatamente, è scattata la protesta di entrambe le squadre. Ne è scaturito un acceso dibattito, con tutti i giocatori in campo uniti a chiedere conto all’arbitro delle sue parole. Da qui, il tentativo di giustificarsi: una frase «male interpretata», a suo avviso. Quindi, il classico «non sono razzista» ma «9 volte su 10 è così».

Inutile il tentativo dell’arbitro di riprendere la partita. Per i giocatori di All Reds e Lokomotiv non c’erano i presupposti per tornare sul parquet.

«Abbiamo rinviato il match – spiegano le due squadre in un comunicato congiunto – accompagnando l’arbitro all’uscita. Noi siamo rimasti sul parquet per esprimere solidarietà alle 79 persone innocenti lasciate morire a pochi metri dalla costa italiana, ai superstiti costretti a vivere il dramma in condizioni disumane anche dopo il tardivo intervento dello Stato italiano e all’Athletic Brighela, squadra di calcio multata per aver portato in campo uno striscione che chiedeva la fine delle morti in mare».

A entrambe le squadre è arrivata la solidarietà da parte dell’Associazione Italiana Cultura e Sport, che in una nota ha sottolineato come l’Aics «non è solo un ente di promozione sportiva, ma anche un ente del terzo settore che si impegna quotidianamente a essere un volano di iniziative che possano avere un’importante valenza sociale. Ogni volta che uno di questi preziosi valori viene violato, c’è un profondo senso di sconfitta che scuote i nostri cuori».