Spari al mercatino di Natale di Strasburgo, morti e feriti
Francia Un uomo apre il fuoco nel cuore del centro francese, per poi darsi alla fuga. La prefettura parla di un soggetto noto ai servizi, ma il ministero degli interni di criminale comune. Città blindata, europarlamento chiuso con i deputati all'interno
Francia Un uomo apre il fuoco nel cuore del centro francese, per poi darsi alla fuga. La prefettura parla di un soggetto noto ai servizi, ma il ministero degli interni di criminale comune. Città blindata, europarlamento chiuso con i deputati all'interno
È di due morti e almeno undici feriti (di cui 7 gravi, uno è un agente dell’operazione anti terrorismo Sentinelle) il bilancio, nel momento in cui andiamo in stampa, della sparatoria nel centro di Strasburgo, alle 8 di ieri sera.
Il centro storico è stato subito chiuso dalla polizia, la gente fatta defluire in fretta mentre l’esercito entrava dentro le piccole piazze che compongono la città francese al confine con la Germania.
Poco dopo anche il Parlamento europeo è stato isolato: non si usciva e non si entrava, con molti parlamentari rimasti bloccati all’interno dove si stavano ancora svolgendo riunioni e votazioni. Tutto chiuso perché il responsabile del fuoco aperto in mezzo al mercatino di Natale non era stato ancora fermato, sebbene, ha fatto sapere la prefettura, fosse stato identificato: un uomo di 29 anni di origine nordafricana, Cherif C., con precedenti, noto ai servizi perché considerato un “radicalizzato” dopo aver commesso crimini comuni, dice il ministro degli interni. Due ore dopo la prima sparatoria, ne è seguita una seconda tra agenti e assalitore nel quartiere di Neudorf, in rue d’Epinal, rimasto ferito.
L’attacco si è verificato a pochi passi da Piazza Kleber, nel cuore di Strasburgo e dei suoi mercatini di Natale. Un’area che da fine novembre è chiusa al traffico e transennata: per paura di attentati da qualche anno la polizia controlla ogni pedone, apre gli zaini e le borse, in entrata e uscita dalla “zona rossa”. Sono sospese anche le fermate dei tram, che in centro proseguono senza fermarsi.
Ieri è successo lo stesso: tanti i turisti che affollavano le bancarelle e tanti i residenti che camminavano sotto le luci che incorniciano le vie.
Ci si chiede come sia potuto entrare un uomo armato e qualcuno solleva il dubbio che l’arma fosse già dentro il perimetro del mercatino.
Congetture al momento. Il ministero degli interni e il comune di Strasburgo ieri sera erano molto prudenti insistendo a parlare di “evento di sicurezza pubblica” ed evitando quello che molti sui social chiamavano già “terrorismo”.
La polizia e il sindaco della città hanno invitato tutti a restare a casa. Le ambulanze ieri sera facevano la spola insieme ai veicoli dei vigili del fuoco e della polizia.
Quest’ultima alla caccia dell’uomo in fuga: avrebbe agito da solo, così ripetevano ieri le autorità francesi operative nell’unita di crisi subito messa in piedi, smentendo le voci di attacchi simultanei in diverse parti della città.
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