«Bisogna attendere che il puzzle si completi – spiega Dmitry incrociando le dita con i palmi delle mani bene aperti – per avere tutti i pezzi al proprio posto e capire cosa faranno i russi». Dmitry ha trent’anni, è nei reparti speciali della polizia ucraina da quando ne aveva diciotto e dall’inizio della guerra è impegnato nella difesa di Kharkiv, la sua città natale. Sua madre e sua nonna sono a Kiev, così come la sua ex moglie e sua figlia piccola. PASSANDO TRA LE STRADE del quartiere Saltivka ci indica il suo palazzo: «Guarda quelli intorno, sono tutti neri, vedi?...