Dopo 148 giorni di guerra, le proteste di ieri sera in Israele hanno offerto un quadro che rispecchia tanto le tensioni interne, quanto i paradossi della società ebraica. Da una parte prosegue il dramma delle famiglie degli ostaggi che nel pomeriggio hanno fatto ingresso a Gerusalemme con migliaia di sostenitori al termine di una nuova disperata marcia di protesta di quattro giorni partita dal sud. La marcia, come sempre commovente per l’affluenza di pubblico, si è conclusa accanto alla residenza ufficiale di Netanyahu invocando il riscatto degli ostaggi e il raggiungimento di un accordo su cui Hamas dovrebbe pronunciarsi oggi...