Sequestri e identificazioni, polizia e servizio d’ordine a caccia dei simboli di stoffa
Roma Alla manifestazione chiamata da Elly Schlein qualcuno ha provato a entrare con il vessillo della Palestina o con la kefiah
Roma Alla manifestazione chiamata da Elly Schlein qualcuno ha provato a entrare con il vessillo della Palestina o con la kefiah
Nonostante la «forte raccomandazione» dei vertici del partito democratico a non portare bandiere diverse da quelle del Pd e della pace, ieri in piazza del Popolo a Roma alcune bandiere della Palestina sono arrivate. «Per me un partito chiamato democratico non può bannare questa bandiera in un momento in cui a Gaza c’è un genocidio. In questa piazza si sta parlando sempre delle solite cose. Noi in Italia abbiamo un accordo militare con Israele, finanziamo l’invio di armi, secondo me il Pd avrebbe dovuto denunciare come prima cosa che c’è un massacro in atto davanti agli occhi di tutti a Gaza. L’idea di censurare una piazza, vietando una bandiera, mi fa proprio schifo», dichiara una delle persone che è riuscita ad entrare in piazza del Popolo con la bandiera palestinese, nonostante fosse stata fermata dalle forze dell’ordine. C’è anche chi è stato identificato perché indossava la kefiah.
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Schlein vince la prova di piazza: «Basta col governo Meloni»Insieme a lui anche altre due studentesse e uno studente: «È ridicolo che il Pd, il secondo partito del paese, non prenda una posizione netta e chiara contro il genocidio che in corso in Palestina, non solo dal 7 ottobre ma da più di 70 anni. Nessuno di noi è contento che siano morti 1.200 israeliani o degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas, ma è assolutamente ridicolo che quello che sta facendo Israele a Gaza continui ad essere chiamato autodifesa», dichiara una di queste ragazze. Poco prima che i giovani riuscissero ad entrare nella piazza, invece, un gruppo di persone di Unione sindacale di base sono state fermate dalla Digos e gli è stata vietata l’entrata perché anche loro avevano alcune bandiere della Palestina. «Hanno fermato e tolto le bandiere a un sacco di persone. Noi siamo entrati lo stesso, nonostante racconti tante cose è semplicemente una bandiera. Il fatto che la volessero bannare dimostra che ci sia un’enorme ipocrisia di fondo. In una situazione del genere non si può essere cauti e moderati. Non siamo assolutamente contro Israele ma contro Netanyahu e le sue politiche di oppressione», conclude un altro dei ragazzi in piazza con la bandiera palestinese.
Ai giovani sono stati concessi cinque minuti con le bandiere, poi sono stati costretti ad andar via minacciati dal personale di sicurezza che stava monitorando la piazza.
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