Farsi ammazzare, a Severodonetsk, è molto più facile di quanto si possa pensare. Immaginate una città circondata su tre lati da un esercito ostile. Nelle periferie si combatte casa per casa, significa che ci sono cecchini appostati sui tetti, e ogni essere umano che indossa una divisa di un altro colore – o che non indossa divise, come nel caso di giornalisti e civili – rischia di essere annientato al minimo cenno di movimento. Le bombe cadono in continuazione, e nessuno – nemmeno gli artiglieri che le lanciano – sa con esattezza dove andranno a cadere. IERI A SEVERODONETSK è...