Partita dalla Casamance ribelle e diretta verso Dakar, la marcia guidata dal leader dell’opposizione Ousmane Sonko, non è andata oltre la cittadina di Velingara, che dalla capitale distava ancora quasi 500 km. La decisione di rinunciare è stata presa dopo che si era diffusa la notizia dell’arresto di Sonko, domenica sera, presso la città meridionale di Koungheul.

Il ministro dell’Interno Antoine Felix Diome ieri ha precisato che Sonko non è agli arresti, ma è stato prelevato e accompagnato dalla polizia nella sua abitazione di Dakar. Una misura che si è resa necessaria – ha aggiunto Diome – «per motivi di ordine pubblico» dopo gli scontri di sabato con un morto a Kolda.

Ousmane Sonko, leader dei Patrioti africani del Senegal per il lavoro, l’etica e la fraternità (Pastef), principale antagonista del presidente Macky Sall che intende sfidare alle prossime elezioni, sostiene la natura politica del processo in corso contro di lui per stupro e minacce (giovedì la prossima udienza). Per questo intendeva procedere alla guida dei suoi sostenitori fino a Dakar, dove «o Macky Sall si tira indietro – aveva detto – o lo affronteremo per farla finita».