Ha più volte assicurato che vuole fare da pontiere tra gli Stati occidentali e i Paesi di Visegrad, ma è attraverso quel ponte che le politiche sovraniste rischiano oggi di passare e di invadere l’Europa. Tra pochi giorni, dal primo luglio, il trentunenne cancelliere austriaco Sebastian Kurz sarà il presidente di turno dell’Unione europea e per i prossimi sei mesi spetterà a lui indirizzare le politiche comunitarie mediando tra 28 capi di stato e di governo mai così divisi come oggi. E al contrario della sbiadita presidenza bulgara, c’è da scommettere che il giovane democristiano che governa l’Austria a capo...