Ieri a Shengal con la tensione, resa plastica dalle strade chiuse e gli scontri a intermittenza, saliva anche la sabbia. Un vento giallo e appiccicoso ha avvolto lento le proteste nei villaggi ezidi e gli scambi di fuoco tra unità dell’esercito iracheno e quelle delle forze di autodifesa dell’Amministrazione autonoma della regione. ERA COMINCIATA nel pomeriggio di lunedì, sullo sfondo dei bombardamenti turchi contro le montagne nord-irachene, quartier generale politico e militare del Pkk, la forza ispiratrice dietro l’autonomia ezida. È proseguita nella notte e di nuovo ieri: postazioni delle Asaysh (le forze interne ezide) e poi quelle delle Ybs...