Ricorre in questi giorni quasi unanime il giudizio secondo cui la guerra di Putin avrebbe ottenuto il contrario di quanto, fra altro, si prefiggeva e cioè dividere l’Europa. Mai come in questo momento l’Unione europea appare compatta nel sostegno a Kiev e nella condanna dell’invasione, tanto da sopportare i molti inconvenienti che questo schieramento comporta. Per la spesa militare, molto più che per la pandemia, non vi è frugalità che tenga e l’incubo dei debiti pubblici ha cessato di tormentare le notti dei rigoristi nordeuropei. Se la politica moscovita si prolunga ora nella guerra, la risposta non ammette timidezze né...