Scarcerato Steve Bannon, l’anima dell’assalto trumpista al Campidoglio
Stati Uniti L'ideologo dell'ex presidente esce dopo 4 mesi da un carcere federale nel Connecticut, in tempo per riprendersi la scena. E riaccende subito il suo podcast complottista, War Room: “Questa volta non ruberanno le elezioni come nel 2020”
Stati Uniti L'ideologo dell'ex presidente esce dopo 4 mesi da un carcere federale nel Connecticut, in tempo per riprendersi la scena. E riaccende subito il suo podcast complottista, War Room: “Questa volta non ruberanno le elezioni come nel 2020”
L’ex stratega della Casa Bianca di Donald Trump Steve Bannon è uscito di galera, dopo aver scontato una condanna di 4 mesi nella prigione federale di Danbury, Connecticut, per essersi rifiutato di testimoniare davanti alla commissione d’inchiesta della Camera che stava indagando sulle responsabilità di Trump nell’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021.
Ed è già in piena attività di campagna elettorale.
Bannon era stato condannato nel 2022 con due capi d’imputazione ma questo non ha modificato il suo approccio aggressivo, anzi, sembra aver rinvigorito lo spirito belligerante dell’ideologo di estrema destra.
Poche ore dopo il suo rilascio, è tornato per ospitare un nuovo episodio del suo video podcast quotidiano, “War Room”, in cui ha sostenuto che l’ex presidente della Camera democratica Nancy Pelosi lo ha mandato in prigione come prigioniero politico “per reprimere il potere di questo spettacolo e per spezzarmi”. Certamente non per aver infranto una legge codificata che regola le relazioni tra cittadini e Congresso. “Quattro mesi di prigione federale non mi hanno spezzato – ha continuato Bannon – Mi hanno dato potere. Sono più energico e più concentrato di quanto lo sia stato in tutta la mia vita”.
Nel suo podcast, Bannon ha ripetuto uno dei mantra cari ai repubblicani di destra – incluso Trump – che accusa i democratici di utilizzare il Dipartimento di giustizia e il sistema legale come un’arma affilata contro il Gop. Bannon si è rivolto alla base del partito invitando ad assicurarsi che “i democratici non possano rubare le elezioni del 2024 come hanno fatto con quelle del 2020”.
La stessa affermazione l’aveva fatta poche ore prima anche lo stesso Trump, dal suo club e residenza di Mar-a-Lago in Florida, dove ha tenuto un discorso davanti a un pubblico di centinaia di sostenitori.
Durante l’evento il tycoon ha ripetuto la bugia sulle elezioni rubate da Biden, e non ha riconosciuto che le battute razziste, misogine e offensive che si sono sentite domenica scorsa durante il suo comizio al Madison Square Garden hanno scatenato una serie di reazioni negative, anzi. “L’amore in quella sala era mozzafiato – ha affermato Trump – una sala che si sarebbe potuta riempire molte volte con le persone che non erano state in grado di entrare”.
Rispondendo a Rachel Scott di ABC News che li ha intervistato prima che incontrasse la sua base, Trump ha dichiarato di non avere familiarità con il comico Tony Hinchcliffe, che durante il suo comizio si è riferito a Porto Rico come a “un’isola galleggiante di spazzatura”.
“Non lo conosco, qualcuno lo ha messo là. Non so chi sia”, ha detto.
In quest’aria di tensione il ritorno in forze di Steve Bannon solleva più di una preoccupazione. L’ideologo sembra non essere mai stato assente e ha ripreso da dove aveva lasciato prima di andare in prigione, esortando la base di destra a non avere timori perché chi li ha “non è degno di far parte di questo movimento”, ed ha avvisato il pubblico del suo video podcast di “prepararsi alla prigione”.
Questo perché “i democratici e i radicali che svete appena visto su Msnbc e Cnn non hanno intenzione di cedere il potere”, ha detto rivolgendosi a più di 60mila ascoltatori collegati, cresciuti in modo esponenziale da quando è arrivato sullo schermo.
Bannon ha poi illustrato il suo piano per aiutare Trump a essere rieletto la prossima settimana, affermando che The Donald dovrebbe rivendicare nuovamente la vittoria se il totale dei suoi voti dovesse essere simile a quello del 2020. “Dovrebbe alzarsi e dire: ‘Ehi, ho vinto'”, ha detto Bannon anche durante un’intervista rilasciata al New York Times registrata subito.dopo il suo rilascio. “E in questo momento abbiamo anche delle squadre che si assicureranno che questa cosa non venga nuovamente rubata”, ha continuato sibillino.
A una settimana dal giorno delle elezioni, Bannon ha detto ai suoi ascoltatori che “tutto ciò per cui abbiamo combattuto per anni si sta realizzando”. E ha ringraziato più volte “coloro che hanno preso il suo posto per contribuire a mobilitare gli elettori del Maga” in sua assenza.
Il riferimento non è così esplicito, ma in molti pensano che sia un invito ad Elon Mask a farsi da parte e a restituirgli il palcoscenico dell’estrema destra.
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