Sono sbarcati ieri mattina a Ravenna i 69 migranti tratti in salvo dalla nave Humanity 1. Tra i naufraghi anche 20 minori no accompagnati. Ad accoglierli, la macchina organizzativa coordinata dalla prefettura ravennate. Si tratta del terzo sbarco di una nave ong con migranti a bordo sul porto romagnolo dopo quelli del 31 dicembre e del 18 febbraio. Varie le nazionalità a bordo: la più rappresentata è il Sudan (30 migranti), e poi Nigeria, Ghana, Gambia, Eritrea, Guinea, Guinea Bissau, Sud Sudan, Mali, Niger Senegal, Togo. Le persone a bordo «hanno bisogno di assistenza psicologica, sono fortemente traumatizzate ed esauste dal lungo viaggio», ha spiegato la coordinatrice Viviana Di Bartolo, «Auspichiamo che in futuro il porto di sbarco sia più vicino perché questa lunga distanza, le condizioni avverse, hanno creato maggiore disagio, maggiore sfinimento a persone che già hanno un’enorme sofferenza addosso”, ha aggiunto. Intanto ieri la Guardia costiera tunisina ha confermato di aver recuperato 58 corpi di migranti vittime di un naufragio avvenuto nella regione centrale del paese tra il 23 e il 24 aprile.