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Sardegna, mancata prevenzione e taglio forestali alleati dei roghi dolosi

L’incendio a Siniscola foto AnsaL’incendio a Siniscola – foto Ansa

Incendi Dal piano antincendi della giunta Solinas scomparsi quasi duemila agenti Perché non si dà corso al piano triennale di assunzioni di forestali approvato l’anno scorso dal consiglio regionale insieme al finanziamento necessario?

Pubblicato circa un anno faEdizione del 8 agosto 2023

Centinaia di ettari in cenere, danni ingenti alle colture agricole e quattro feriti. È questo il bilancio degli incendi scoppiati tra sabato e domenica in Sardegna nel Nuorese, in Ogliastra, a Cagliari e sul litorale di Quartu. Nel gigantesco rogo divampato tra Posada e Siniscola, sulla costa nord orientale dell’isola, oltre a un pensionato travolto dall’esplosione di una bombola, un’anziana di 78 anni è rimasta ustionata alle braccia e alle gambe dalle fiamme. Trasportata all’ospedale di Olbia, le sue condizioni non sono gravi. Sempre tra Posada e Siniscola, un 23enne, rimasto intossicato dal fumo sprigionato dalle fiamme, è stato trasferito con l’elisoccorso del 118 all’ospedale San Francesco di Nuoro in codice rosso. La quarta persona rimasta ferita è un vigile del fuoco che si è procurato una distorsione al ginocchio nelle operazioni di spegnimento dell’incendio scoppiato nella spiaggia del Poetto a Quartu. Per tutta la giornata di ieri le fiamme sono andate gradualmente spegnendosi, anche se la situazione continua a essere ad alto rischio soprattutto perché continua un vento di Maestrale molto forte, con punte sino agli 80 km orari.

SE I ROGHI SI ATTENUANO si accende invece la polemica sull’efficacia dei soccorsi. Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, leader della maggioranza di centrodestra che governa l’isola, si è affrettato a dichiarare che gli incendi sono di origine dolosa e che sarà fatto tutto il possibile per individuare i responsabili. Effettivamente alcuni inneschi sono stati trovati, ma come sempre, quando si tratta di roghi devastanti come quelli che hanno colpito sabato e domenica la Sardegna, è difficile accertare, caso per caso, quali siano le origini. Sta di fatto che il taglio di quasi duemila effettivi nell’organico dell’antincendio deciso dalla giunta Solinas a luglio con l’approvazione del piano di contrasto dei roghi estivi per la stagione estiva 2023 ha generato non poche critiche.

«QUASI DUEMILA AGENTI del Corpo Forestale in meno sono troppi per fronteggiare la stagione degli incendi e non bastano certo i volontari, seppure numerosi, a colmare il vuoto nella task force». Così denunciano i consiglieri regionali Daniele Cocco (Europa-Verdi) e Salvatore Corrias (Pd). Il problema è il blocco della assunzioni di forestali deciso dalla giunta Solinas. Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale è un corpo tecnico con funzioni di polizia, deputato alla tutela dell’ambiente naturale sia terrestre che marittimo. È una struttura operativa della presidenza della Regione Sardegna. «Perché – chiedono Cocco e Corrias – non si dà corso al piano triennale di assunzioni di forestali approvato l’anno scorso dal consiglio regionale insieme al finanziamento necessario? Perché il piano di assunzioni è bloccato da oltre un anno e senza un vero motivo, nonostante anche di recente i sindaci abbiano denunciato il silenzio della Regione Sardegna proprio sulle assunzioni di forestali». «Non vorremmo – dicono i due consiglieri di minoranza – che si continui a rinviare e poi magari si cominci a parlare di assunzioni soltanto a ridosso delle elezioni regionali in programma a febbraio del 2024, mentre, nel frattempo, la macchina antincendi parte con gravissime deficienze di personale».

LA GIUNTA SOLINAS ha ridotto il numero di forestali puntando sulle squadre di volontari. A ciascun comune il compito di organizzarle. E in effetti a fronteggiare le fiamme domenica i volontari c’erano e hanno dato il loro contributo. Ma, fanno notare le organizzazioni sindacali dei forestali, la questione decisiva è quella della prevenzione. Tanto più nel caso di origine dolosa degli incendi, è cruciale presidiare e monitorare costantemente il territorio se si vuole che il fuoco non parta. E sono i forestali a fare questo lavoro. È la loro presenza che scoraggia gli incendiari. Averne ridotto drasticamente il numero, ha certamente contribuito alla gravità e soprattutto all’estensione dei roghi che domenica hanno devastato l’isola.

Sulla prevenzione insiste Francesca Ghirra, deputata cagliaritana eletta nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra: «Come ogni anno, si ripresenta la piaga degli incendi. La cosa preoccupante è che, nonostante si conoscano i pericoli, non si intervenga mai per tempo con tempestivi piani antincendio e con un costante presidio dei territori. La giunta di centrodestra presieduta da Christian Solinas ha approvato il 14 luglio un piano antincendi che per legge avrebbe dovuto essere operativo il 1° giugno. Esiste certamente il problema degli incendiari che ora Solinas mette in primo piano, ma occorrono soprattutto efficaci strumenti di prevenzione».

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