Ancora una volta, gli iraniani scendono in strada per protestare in tante località diverse e non solo nella capitale Teheran. Ancora una volta, come a fine dicembre 2017 e nel 2018, a spingerli a protestare è il carovita: l’altro ieri le autorità della Repubblica islamica hanno ridotto i sussidi al carburante e – di conseguenza – i prezzi sono lievitati di almeno il 50%. FINO A VENERDÌ SCORSO gli automobilisti iraniani potevano acquistare un massimo di 250 litri di benzina al prezzo sussidiato di 10mila rial al litro, equivalenti a 8 centesimi di euro. Una cifra irrisoria che non teneva...