Salta in aria un deposito di armi russe: è il settimo

Le forze armate ucraine continuano a bersagliare le postazioni di comando e i depositi dell’esercito russo nel territorio di Kherson. Ieri, secondo quanto ha riportato il Comando operativo Sud di Kiev, un attacco dei difensori ha centrato il centro di comunicazione della 98ª Divisione aviotrasportata russa nel villaggio di Dudchany e un deposito di munizioni a Novovoskresensk.

Se le informazioni della parte ucraina fossero confermate si tratterebbe del settimo deposito nell’ultima settimana. Natalia Humeniuk, portavoce dei militari ucraini nella zona, ha dichiarato che «i depositi di munizioni russi sono la priorità dell’Ucraina e che è probabile che altri vengano presi di mira entro la fine della settimana». Nell’attacco a Dudchany circa 20 soldati di Mosca sarebbero rimasti uccisi e diversi mezzi militari distrutti.

Inoltre, durante la mattinata sui canali Telegram filo-ucraini circolavano diverse testimonianze video di un nuovo attacco a uno dei due ponti Antonovksy, le infrastrutture che collegano le due sponde del Dnipro nel centro di Kherson. Tali ponti sono fondamentali per entrambi gli eserciti, dal lato russo per permettere l’afflusso costante di mezzi e uomini verso la linea del fronte verso Mykolayiv e dal lato ucraino per interrompere la catena di approvvigionamento e isolare gli occupanti sulla sponda sinistra del fiume.

Gli ultimi attacchi hanno seriamente minato la percorribilità del ponte, tanto da spingere lo Stato maggiore russo ad approntare dei pontoni mobili più a nord sul Dnipro. Tuttavia, a metà giornata la notizia è sparita e né Kiev né Mosca hanno preso parola in merito. L’agenzia russa Ria Novosti, ha però fatto sapere che la contraerea degli occupanti è stata in grado di neutralizzare un attacco missilistico ucraino e che da questo derivavano le «forti esplosioni» udite nella zona.