Ryuichi Sakamoto, l’ultimo imperatore del pop elettronico

Se ne è andato Ryuichi Sakamoto (1952-2023), tra i maggiori compositori giapponesi, noto per il suo pop elettronico e per aver composto colonne sonore come Furyo, L’ultimo imperatore (oscar come miglior colonna sonora agli autori Sakamoto, Cong Su e David Byrne), Il tè nel deserto, Piccolo Buddha o Revenant – Redivivo.

Sakamoto, morto per un tumore, nel 1978 aveva fondato la Yellow Magic Orchestra con Haruomi Hosono e Yukihiro Takahashi, gruppo ispirato, in origine, dai tedeschi Kraftwerk; quel pop robotico del trio sarà spesso ai vertici delle classifiche in Giappone, attirando una sfilza di fan e influenzando dai videogiochi alla techno all’hip hop.

Spettacolare e altamente energetica la loro versione del 1980 di Tighten Up, il classico soul di Archie Bell & The Drells in cui si continua a ripetere – anche a mo’ di sottotitolo – «Japanese gentlemen stand up please!», signori giapponesi per favore alzatevi in piedi (e scatenatevi).

Apprezzati da molti colleghi, il loro brano Behind the Mask verrà rieseguito anche da Michael Jackson che voleva inserirlo nell’album Thriller, non se ne farà nulla per questioni legali e sarà poi incluso in Michael, il disco postumo di Jackson. Anche Eric Clapton rieseguirà il pezzo.

Nell’83 la YMO si scioglie e Sakamoto continua come solista (tante le collaborazioni); aveva già iniziato nel 1978 con Thousand Knives, il suo primo disco in proprio, uscito nello stesso anno in cui debutta la Yellow Magic Orchestra. Quando il pezzo che dà il titolo all’album verrà rieseguito dal vivo nell’80 dalla YMO segnerà anche il debutto della drum machine Roland TR-808, classico assoluto dell’hip hop e non solo.

Sakamoto era anche conosciuto come attore, tra le parti più note quella accanto a David Bowie in Furyo.