Oggi si aprono i seggi in Russia per le elezioni presidenziali più discusse dell’era Putin, le prime che coinvolgeranno anche i territori occupati in Ucraina. Con la guerra in una fase delicatissima, ma favorevole a Mosca dal punto di vista militare, le minacce incrociate di guerra atomica con l’«Occidente collettivo» e i postumi della morte di Navalny, Vladimir Putin si avvia verso il plebiscito. «ELEZIONI-FARSA», le chiamano gli ucraini, «inviate gli osservatori dell’Osce» chiede l’oligarca russo in esilio Khodorkovsky, «astenetevi» suggeriscono i miliziani russi filo-ucraini che nel frattempo effettuano nuovi raid nelle regioni di Belgorod e Kursk, «date un segnale...