A pochi giorni dalle elezioni presidenziali del 27 torna critica la situazione nella Repubblica Centrafricana. E oltre al deja-vù locale dello scontro su base etno-religiosa che pulsa alla base delle violenze e della lotta per il potere, stavolta si registra l’intervento diretto del Ruanda e quello non è ben chiaro quanto indiretto di Mosca. UNA DOPPIA MANO TESA al presidente Faustin Archange Touadéra e alla missione evidentemente fallita di peacekeeping Onu, nota come Minusca, per arginare l’avanzata iniziata la scorsa settimana di vari gruppi ribelli verso la capitale, con relativa scia di violenze, scontri armati, saccheggi. E l’ennesima “Coalition”, quella...