Da Lussemburgo arriva uno stop pesante al primo decreto sicurezza di Matteo Salvini. La Corte di giustizia dell’Unione europea ha infatti confermato il divieto di rimpatriare un rifugiato al quale – a seguito di una condanna definitiva – sia stata revocata la protezione internazionale se nel Paese di origine esiste la possibilità che venga perseguitato. Una sentenza che conferma quanto già previsto da convenzioni internazionali ma che allo stesso tempo contraddice platealmente quanto stabilito sette mesi fa dal decreto sicurezza che, all’articolo 7, prevede invece un ampliamento dei reati per i quali è possibile la revoca o il diniego della...