Il principio si può condividere. Tra le novità previste dal disegno di legge Nordio, l’obbligo di ascoltare l’indagato prima di imporgli una misura cautelare e la competenza collegiale (non più monocratica) sul carcere preventivo possono essere considerati un passo in avanti. Ma persino negli uffici del ministero c’è preoccupazione sul modo in cui questi principi riusciranno a essere concretamente applicati. Si parte da un dato problematico: la pianta organica della magistratura presenta diverse scoperture. Per stare solo alle figure coinvolte da questo aspetto della “riforma”, manca oggi negli uffici giudiziari italiani il 14,5% dei giudici in organico. Al punto che,...