Capire perché i terremotati siano così tanto arrabbiati è semplice. Basta darsi un’occhiata intorno: ad Arquata del Tronto tutto è com’era il 24 agosto, data della scossa che ha demolito il paese. Le case sventrate, le macerie accatastate per le strade, le crepe profondissime sui muri rimasti in piedi. In questi mesi, solo il terremoto si è ricordato dei terremotati, con uno sciame sismico che soltanto nelle ultime settimane ha cominciato a dare una tregua: perché le scosse sono state decine di migliaia, di varia intensità, e sentirle era ogni volta un richiamo dell’incubo. SOTTO LA ROCCA DEL PAESE, sulla...