Ieri ad Ankara hanno avuto luogo tre incontri diplomatici per cercare di affrontare il veto turco contro l’ingresso di Finlandia e Svezia nell’Alleanza atlantica. Le delegazioni si sono riunite presso il Palazzo presidenziale della capitale turca e si sono svolte prima in due bilaterali distinti e poi in seduta congiunta. Nel primo incontro iniziato alle 13 si sono incontrati la delegazione finlandese guidata da Jukka Salovaara, segretario di Stato al ministero degli Affari esteri, con il viceministro degli esteri turco Sedat Önal e il portavoce presidenziale Ibrahim Kalın.

Successivamente i rappresentanti del governo di Ankara hanno incontrato la delegazione svedese guidata dal segretario di Stato Oscar Stenström. Alla fine dei bilaterali le rappresentanze dei tre paesi si sono riunite per affrontare tutte le condizioni poste dalla Turchia per il via libera all’adesione. Le cinque ore di colloqui si sono concluse con una conferenza stampa del portavoce presidenziale Kalın che ha voluto ribadire come non siano cambiate le richieste del suo paese per togliere il veto all’ingresso nella Nato della Svezia, paese che, secondo Ankara, sosterrebbe politicamente, economicamente e militarmente la resistenza del popolo curdo. Nello specifico Kalın ha voluto ribadire il carattere terroristico che il suo governo attribuisce alla resistenza curda (e all’opposizione turco gulenista) e ha detto di aspettarsi «risposte chiare da parte della Svezia a riguardo». Il primo obiettivo, al netto delle risposte che la Svezia darà alle richieste di Ankara, è il rallentamento di settimane (se non di mesi) al processo di adesione dei due paesi scandinavi alla Nato. Il portavoce presidenziale turco ha infatti ripetuto che questa è «la prima riunione diplomatica» alla quale, prevedibilmente, ne seguiranno altre «per ricevere le risposte che il nostro governo si attende».

Nella conferenza stampa Kalın ha anche chiarito che riterrebbe utile che i prossimi incontri diplomatici avvenissero alla presenza anche di una delegazione della Nato guidata dal suo segretario, il norvegese Jens Stoltenberg, che fino alla scorsa settimana aveva garantito un percorso rapido e senza intoppi per l’adesione degli altri paesi scandinavi all’Alleanza, senza aver considerato però il veto turco. Da parte scandinava invece vi è stato solo un laconico tweet del ministero degli esteri finlandese che a commento dell’incontro ha scritto «si è convenuto che il dialogo in uno spirito costruttivo sarebbe continuato».