La parola più insidiosa per i lavoratori è «sovrapposizioni». Nella fusione Renault-Fca sono tanti i casi di produzioni di modelli della stessa gamma che rischiano – appunto – di sovrapporsi sul mercato. Se i media mainstream continuano a definire Fiat Chrysler «un gruppo italo-americano» la realtà è ben diversa. Tralasciando la sede in Olanda, le fabbriche che sfornano auto ex Fiat rimaste nel belpaese sono soltanto sette, mentre molte di più sono negli Stati Uniti e Sud America. Anche includendo gli stabilimenti in Serbia (Kragujevac), Polonia (Tychy) e Turchia (Bursa), per Fca l’Europa è dunque secondaria. Ben diversa la situazione...