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Regionali lombarde, per la prima volta la partita è aperta

Regionali lombarde, per la prima volta la partita è apertaPierfrancesco Majorino – Ansa

Regionali Al via la campagna elettorale. Letizia Moratti, lanciata da Calenda e Renzi, non scalda i cuori. L’alleanza Pd, Verdi-sinistra e 5 Stelle è competitiva nel feudo storico del centrodestra. Majorino tallona il leghista Fontana

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 14 gennaio 2023

Pd, Alleanza Verdi-Sinistra e 5 Stelle hanno ancora un mese di tempo per provare a cambiare quello che fino a poche settimane fa sembrava un finale già scritto: l’ennesima vittoria del centrodestra in Lombardia.

I SONDAGGI DANNO SEMPRE Attilio Fontana davanti a Pierfrancesco Majorino e Letizia Moratti, ma per la prima volta da parecchi anni il candidato del centro sinistra è dato a meno dieci punti percentuali da quello della destra.

Secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Izi il 5 e il 6 gennaio 2022 la distanza tra i due sarebbe appena del 4,2%. Fontana arriverebbe al 43,2%, Majorino al 39% e Moratti si fermerebbe al 17,8%. Percentuali incoraggianti per il centro sinistra e i 5 Stelle che in Lombardia hanno compiuto il miracolo dell’alleanza.

IERI INTANTO SONO STATE depositate quasi tutte le liste con i candidati, c’è tempo fino a mezzogiorno di oggi. Letizia Moratti, candidata di Matteo Renzi e Carlo Calenda, è stata la prima a depositare la sua lista civica, che è un po’ la lista degli ex: ex Lega, ex Forza Italia, ex ripescati dagli anni d’oro del Pdl. Anche la stessa Moratti è classificabile come ex: ex ministra, ex sindaca di Milano ma soprattutto ex vice di Attilio Fontana. Moratti è stata la prima anche a tappezzare le città lombarde di cartelloni elettorali con il suo volto, ma la sua candidatura non è decollata come si aspettava.

NON STA SCALDANDO I CUORI dei simpatizzanti di Azione e Italia Viva che, fino ad ora, non hanno fatto alcuna rilevante iniziativa elettorale per lei, ma è soprattutto il mondo produttivo lombardo che non sembra indirizzato verso Letizia Moratti, anzi, da Confindustria a Coldiretti le principali organizzazioni sono corse alla convention organizzata da Fontana all’Hangar Bicocca qualche settimana fa per ribadirgli sostanzialmente che “squadra che vince non si cambia”.

Attilio Fontana invece i problemi li ha tutti in casa. Intanto la coalizione ora è trainata da Fratelli d’Italia che anche alle regionali doppierà i consensi della Lega che nel frattempo è riuscita anche a perdere pezzi con l’espulsione, voluta da Salvini, dal partito dei quattro consiglieri regionali che hanno aderito a Comitato Nord, la corrente di Umberto Bossi che sta mettendo in discussione leadership di Salvini. E c’è voluto l’intervento del Senatùr per stoppare l’avvicinamento dei quattro a Letizia Moratti. “Il Comitato Nord non è nato per competere alle elezioni regionali ma per portare avanti l’autonomia, le istanze del Nord e dar voce inascoltata della militanza nordista” hanno scritto ieri mattina in un comunicato. Per i quattro finisce anche l’esperienza in consiglio regionali perché non si ricandideranno.

FRATELLI D’ITALIA CANDIDA come capolista a Milano il solito Vittorio Feltri, già capolista alle comunali milanesi del 2021. Con Fratelli corre anche il filosofo Stefano Zecchi. Oggi è attesa a Milano al Pirellone Giorgia Meloni per la presentazione finale dei candidati e del programma.

Quello che però più teme la destra è l’astensione e l’ha ammesso nei giorni scorsi lo stesso Fontana: “L’astensionismo è l’unica cosa che mi preoccupa e che vedo come un rischio”. Anche la sua ricandidatura probabilmente non scalda i cuori dell’elettorato di destra che voterà più per dovere che per convinzione. Qualche voto però potrebbe perdersi per strada, soprattutto tra le fasce popolari che stanno pagando cara la crisi e non hanno partiti verso cui indirizzare il proprio voto di protesta.

C’è poi il dato delle ultime elezioni comunali dove la destra ha pagato cara la minore affluenza alle urne. Fontana “mette le mani avanti perché adesso ha paura di perdere” ha commentato Majorino.

LA CAMPAGNA ELETTORALE del candidato del centro sinistra e dei 5 Stelle procede tappa per tappa in giro per la Lombardia.

Ieri è stato il turno di Brescia, dove il sindaco Emilio Del Bono sarà capolista cittadino per il Partito Democratico. Questa mattina alle 11, Piccolo Teatro – Studio Melato di Milano, Piefrancesco Majorino presenterà il suo programma insieme all’ex sindaco Giuliano Pisapia, all’attuale vicesindaca Anna Scavuzzo, all’attivista iraniana Rayhane Tabrizi e ad altre personalità politiche lombarde e non.

Chiude il cerchio delle candidature Unione Popolare che si presenterà con la sociologa Mara Ghidorzi e candidati consiglieri da Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Dema.

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