I soldati israeliani hanno ucciso ieri a colpi di arma da fuoco due combattenti nel campo profughi di Nur Shams (Tulkarem) in Cisgiordania portando ad almeno 110 il numero dei palestinesi colpiti a morte dall’inizio del 2023. Altri tre palestinesi armati erano stati uccisi a Nablus a metà settimana. Il gruppo armato Battaglione Tulkarem ha confermato che due suoi uomini, i 22enni Hamza Harwish e Samer Asafi, sono stati colpiti a morte durante scontri a fuoco con i militari. Secondo gli israeliani qualche giorno fa Harwish avrebbe aperto il fuoco in direzione dell’insediamento ebraico di Avnei Hefetz ferendo un colono. Un testimone ha raccontato che i militari hanno circondato la casa in cui si trovavano Harwish e Asafi e li hanno uccisi mentre tentavano la fuga da una finestra. I media palestinesi, citando testimoni, hanno detto che i soldati se ne sono andati dopo essersi assicurati che i due fossero morti. Un altro palestinese è stato ferito da colpi alle gambe. Il movimento islamico Hamas dopo ha fatto sapere i due uccisi erano membri del suo braccio armato oltre che del Battaglione Tulkarem. Intanto cresce la protesta dei palestinesi contro le autorità carcerarie per l’aggravarsi delle condizioni di salute di Walid Daqqa, da 38 anni imprigionato in Israele, e ne chiedono la scarcerazione immediata.