Il nostro “pastore tedesco” sarà oggi tumulato nello stesso sepolcro che fu di Giovanni Paolo II prima di essere proclamato “santo”. Scontato il coro di condoglianze di questi giorni per l’intellettuale e il teologo forbito, sono però in pochi a risalire agli anni precedenti e ad avventurarsi a parlare di lui quale conservatore. Anzi, di più: un reazionario che da inquisitore dell’infinito papato (27 anni) di Karol Wojtyla (in quanto suo prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede) nella decade degli ’80 azzerò la “sovversiva” Teología de la Liberación latinoamericana, che altro non era che l’avanguardia nell’applicazione del Concilio Vaticano...