«Pronti a fucilare quei mercenari», paura per due britannici e un marocchino nel Donetsk
Guerra in Ucraina I filorussi del Donbass sono pronti a fucilare i mercenari stranieri se saranno giudicati colpevoli. La minaccia è del capo dell’autoproclamata repubblica del Donetsk (Dpr) Denis Pushilin, che ha affermato […]
Guerra in Ucraina I filorussi del Donbass sono pronti a fucilare i mercenari stranieri se saranno giudicati colpevoli. La minaccia è del capo dell’autoproclamata repubblica del Donetsk (Dpr) Denis Pushilin, che ha affermato […]
I filorussi del Donbass sono pronti a fucilare i mercenari stranieri se saranno giudicati colpevoli. La minaccia è del capo dell’autoproclamata repubblica del Donetsk (Dpr) Denis Pushilin, che ha affermato che se la Corte suprema della Dpr confermerà le loro condanne a morte, questi saranno giustiziati da un plotone di esecuzione.
I condannati sui quali sono puntati gli occhi in particolare sono i due britannici Shaun Pinner e Aiden Aslin e il marocchino Saadoun Brahim, che hanno fatto appello contro il verdetto.
«Tutti gli stranieri hanno presentato ricorso. Se il tribunale riconoscerà questa misura punitiva, saranno consegnati all’agenzia corrispondente per l’esecuzione della sentenza», ha detto Pushilin. Il 9 giugno un tribunale della Dpr aveva condannato a morte i tre uomini.
Intanto si apprende che un terzo cittadino americano risulta essere tenuto prigioniero dei separatisti filorussi in Ucraina. A rivelarlo alla stampa internazionale, un gruppo di volontari specializzati nel salvataggio di cittadini americani. Il suo nome è Suedi Murekezi, 35 anni, ed è stato arrestato il mese scorso a Kherson, città portuale occupata dalla Russia nel sud dell’Ucraina, dove viveva da più di due anni.
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