È la prima privatizzazione del governo Meloni, anche se non servirà a fare cassa. La vendita di Industria Italiana Autobus da Invitalia (e Leonardo) al chiacchierato gruppo Seri che produce materie plastiche e accumulatori elettrici (per tacere delle fallimentari imprese in Irpinia). La risposta del Mimit (ex Mise) allo sciopero con adesione al 100% di lunedì è stata la conferma di quanto i 500 lavoratori di Bologna e Flumeri chiedevano non accadesse: il disimpegno dello stato.

Nell’incontro con i sindacati, convocato in fretta e furia, la sottosegretaria con delega alle crisi aziendali Fausta Bergamotto ha confermato la vendita a Seri motivandola con il rosso di 63 milioni e la volontà di uscire di Leonardo e Invitalia (che rimarrà con «quota simbolica».

È la dimostrazione che lo stato non è più in grado di fare industria, nemmeno in un settore in espansione (e a maggioranza di commesse pubbliche) come l’autotrasporto.

«Chiediamo che nell’incontro del 23 il governo riveda le sue posizioni e preservi produzione e occupazione, confermando lo stato di agitazione a Bologna e Flumeri», attaccano i sindacati.