«Adesione pressoché totale». Ieri nei due stabilimenti di Bologna (ex BredaMenarini) e di Flumeri (ex Irisbus ad Avellino) le lavoratrici e i lavoratori di Industria italiana autobus hanno tenuto lo sciopero contro le «dichiarazioni del Mimit (ex Mise) in merito alla chiusura di un accordo con Seri industrial di vendita di Industria italiana autobus».

La Seri è un’azienda di materie plastiche e accumulatori elettrici che nell’avellinese ha precedenti fallimentari.

Fim, Fiom e Uilm in una nota ribadiscono che Iia «deve rimanere a partecipazione pubblica, la responsabilità di un rilancio duraturo è del governo e passa attraverso il confronto con i sindacati». In questi ultimi mesi, si sottolinea, «i lavoratori hanno scioperato e manifestato presso il Mimit per rivendicare il diritto ad essere coinvolti nelle decisioni sul futuro produttivo e occupazionale dei due stabilimenti».

Ieri, in tutta fretta, la sottosegretario Fausta Bergamotto, che ha delega per le crisi aziendali, ha convocato un tavolo per oggi alle 15 al Mimit con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali nazionali e Invitalia, socia pubblica.

«Nell’incontro convocato al Mimit con le segreterie nazionali e nel coordinamento nazionale della prossima settimana, continueremo a chiedere che Iia rimanga un’azienda a partecipazione pubblica. Il governo si assuma le sue responsabilità e intervenga per mettere in campo un effettivo piano di rilancio di un’azienda fondamentale per la transizione della mobilità pubblica».