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Prigozhin: russi in fuga da Bakhmut. Pechino media

Prigozhin: russi in fuga da Bakhmut. Pechino mediaTruppe ucraine a Bakhmut – Ap

Guerra ucraina Continua lo scontro bellico e politico intorno alla città del Donetsk: Kiev parla di avanzata, Mosca nega, la Wagner smentisce il Cremlino. La Cina manda il suo inviato in Europa

Pubblicato più di un anno faEdizione del 13 maggio 2023

Bakhmut resta campo di battaglia, bellico e politico: ieri è ripartito il fuoco di fila a tre – Kiev, Mosca e Wagner – su chi stia effettivamente avanzando. Il governo ucraino ha ribadito di aver conquistato due chilometri lungo la linea, sempre più vaga, del fronte. Il Cremlino nega: nessuna avanzata.

A smentire le autorità russe è, di nuovo, la loro testa d’ariete, la Brigata Wagner. Yevgeny Prigozhin, fondatore e leader del gruppo paramilitare che nei giorni scorsi aveva minacciato di mollare Bakhmut per mancanza di munizioni, ha parlato di «fuga» delle truppe russe e non di «raggruppamento» (come lo aveva definito il ministro della difesa di Mosca) a seguito del successo ucraino nella riconquista della via di rifornimento che collega la città nel Donetsk a Chasiv Yar. Prighozin si è spinto oltre: altro che due chilometri, Kiev ne ha ripresi cinque.

E mentre in Crimea ieri due piloti russi restavano uccisi nello schianto del loro elicottero, a muoversi è la diplomazia cinese: Pechino invierà lunedì il proprio rappresentante per gli affari euro-asiatici Li Hui tra Ucraina, Polonia, Francia, Germania e Russia. Visita che al momento il Cremlino dice di non avere in previsione. Come smentisce anche passi avanti nella rinegoziazione dell’accordo sul grano.

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