Pre-Cop26, la road map del papa ai parlamentari
Transizione ecologica L'incontro in Vaticano. L’appello di Bergoglio: subito energie pulite, difesa delle foreste e biodiversità
Transizione ecologica L'incontro in Vaticano. L’appello di Bergoglio: subito energie pulite, difesa delle foreste e biodiversità
Non andrà alla Cop26 sul clima che si terrà a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre, come inizialmente era stato ipotizzato. Ma negli ultimi giorni, in vista dell’appuntamento scozzese, l’attivismo di papa Francesco sulla questione ambientale si è intensificato.
Ieri il pontefice ha ricevuto in Vaticano i partecipanti all’incontro interparlamentare in preparazione alla Cop26, promosso da Italia e Regno Unito, che si è svolto a Montecitorio l’8-9 ottobre (alla Camera fra gli scienziati c’era anche il neo premio Nobel Giorgio Parisi), a quali ha rivolto un appello a darsi da fare per salvare il pianeta, perché non c’è più tempo.
Il papa ha richiamato i governi ad adottare «rapidamente un percorso che limiti l’aumento della temperatura media globale». In particolare l’invito è a promuovere «la transizione verso l’energia pulita», ad attivare «pratiche di uso sostenibile della terra preservando le foreste e la biodiversità», a favorire «sistemi alimentari rispettosi dell’ambiente e delle culture locali», a portare avanti «la lotta contro la fame e la malnutrizione» e a incoraggiare «stili di vita, di consumo e di produzione sostenibili». Ovvero la «transizione verso un modello di sviluppo più integrale e integrante, fondato sulla solidarietà e sulla responsabilità».
Il ruolo dei parlamentari è «decisivo», ha ammonito Francesco: «Come principali attori dell’attività legislativa, avete il compito di orientare i comportamenti attraverso i vari strumenti offerti dal diritto», avendo come fini il «bene comune», «la dignità della persona umana, la solidarietà e la sussidiarietà». Insomma un’azione legislativa concreta per «conseguire gli obiettivi previsti dall’Accordo di Parigi e contribuire all’esito positivo della Cop26».
«Lo dobbiamo i giovani, alle generazioni future che meritano tutto il nostro impegno per poter vivere e sperare – ha concluso il papa –. Per questo, occorrono leggi urgenti, sagge e giuste, che vincano gli stretti steccati di tanti ambienti politici». Greta Thumberg, Vanessa Nakate e i giovani di Friday for future ringraziano.
Pochi giorni prima, il 4 ottobre, al termine dell’incontro “Fede e scienza: verso Cop26”, in Vaticano era stato firmato un «appello congiunto» dei principali capi religiosi mondiali indirizzato ai partecipanti alla Cop26. Le firme in calce all’appello stranamente non sono riportate, ma all’incontro c’erano tutti i leader, o quasi: cristiani, anglicani, musulmani, ebrei, induisti, sikh, buddisti, confuciani, taoisti, zoroastriani, giainisti. Mancava solo il Dalai Lama, la cui assenza però si spiega per ragioni geopolitiche: il riavvicinamento fra Vaticano e Cina ha inevitabilmente raffreddato i rapporti fra papa Bergoglio e Tenzin Gyatzo.
L’appello, consegnato ad Alok Kumar Sharma (presidente della Cop26) e al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, co-presidente della Cop26 poiché l’Italia guida il G20, è netto: «Il tempo si sta esaurendo», i cambiamenti climatici colpiranno «i più poveri, che sono i meno responsabili di questo fenomeno». Quindi è necessaria una «nuova economia», rispettosa dell’ambiente e «non basata sulla crescita illimitata». E misure concrete: riduzione delle emissioni di carbonio per limitare l’aumento della temperatura, transizione verso l’energia pulita, conservazione delle foreste e della biodiversità.
Materiali utili per la Cop26 di Glasgow, a cui Francesco però non parteciperà, come invece ipotizzato dallo stesso Bergoglio in un’intervista alla radio spagnola Cope a settembre. C’è stata l’operazione al colon in estate, il recente viaggio in Ungheria e Slovacchia, a dicembre è in programma un nuovo viaggio in Grecia e Cipro, quindi in Vaticano hanno deciso di ridurre gli impegni. Ci sarà tuttavia il numero due della Santa sede, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.
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