In attesa di cosa succederà il 23 febbraio, il giorno in cui, secondo l’autoproclamatosi presidente ad interim Juan Guaidó, gli aiuti “umanitari” entreranno nel paese «sì o sì», è evidente che il governo dovrà far fronte a quella che – sempre che le forze armate non facciano una sorpresa – si profila come l’asse centrale della strategia golpista a stelle e strisce: un lungo e asfissiante assedio economico. Quale sia stata finora la portata delle sanzioni internazionali, lo ha chiarito bene uno studio del Celag (Centro Estratégico Latinoamericano de Geopolítica), secondo cui il boicottaggio finanziario e commerciale ha comportato, dal...