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Pioggia di missili e droni nella Giornata internazionale della pace

Pioggia di missili e droni nella Giornata internazionale della paceSoccorritori a Kiev, sul sito di un palazzo colpito da un attacco russo – Ap

Pesante attacco russo sulle città ucraine: è strage di civili. Sull’altro lato «inferti seri danni» all’imortante base aeronautica di Saki in Crimea

Pubblicato circa un anno faEdizione del 22 settembre 2023

Poco dopo il discorso all’Onu in cui Zelensky definiva la Russia uno «stato terrorista», l’Ucraina è stata investita da una pioggia di missili e droni. Almeno 5 i morti e decine i feriti in quella che era anche la Giornata internazionale della Pace, triste ricorrenza anche quest’anno.

Quello di ieri è l’attacco più importante condotto dalle forze russe da un mese a questa parte. Molte le città colpite ma Kiev, Kherson e Cherkasy hanno subito i danni maggiori.

YURI INGAT, portavoce dell’aeronautica ucraina ha dichiarato che la contraerea ha intercettato 36 dei 43 missili da crociera lanciati dalle forze del Cremlino. Kharkiv, che dista solo 60 km dalla frontiera pre-bellica tra Russia e Ucraina, è invece stata colpita con missili S-300, che in realtà sarebbero testate terra-aria della contraerea, ma sono state riadattate a missili d’attacco a causa della grande necessità di munizioni che la guerra comporta. Il che è dirimente perché si tratta di missili senza puntamento e dalla percentuale d’errore altissima.

IL MINISTERO DELLA DIFESA russo, retto dal discusso Sergei Shoigu, ha dichiarato di aver preso di mira le fabbriche di armi ucraine e i centri di intelligence radio-tecnica con missili a guida di precisione e droni senza, al solito, fornire dettagli. Come di consueto i portavoce hanno fatto sapere che «l’attacco ha raggiunto gli obiettivi e tutti i bersagli sono stati colpiti», la stessa formula che Mosca usa anche quando fa strage di civili. Il governatore dell’oblast di Kharkiv, Oleg Syniegubov, ha confermato che «almeno sei attacchi» hanno danneggiato infrastrutture civili nella regione. A Cherkasy si teme che 23 persone siano rimaste sepolte sotto le macerie e, mentre questo pezzo va in stampa, i soccorritori sono ancora all’opera. Per ora i feriti accertati sono 10, dice Igor Klymenko, ministro degli Interni di Kiev.

ANCHE A LEOPOLI è stata colpita una zona industriale, «danneggiando gli edifici e innescando un incendio», sostiene Klymenko. A Kherson due persone sono morte e altri cinque rimaste ferite, mentre nella capitale diversi quartieri residenziali sono stati colpiti.

Dall’altro lato, il Gru, l’intelligence militare di Kiev sostiene di aver inferto «gravi danni» alla base dell’aeronautica russa di Saky, in Crimea. La notizia, riportata dall’agenzia di stampa Reuters che cita un funzionario ucraino, se confermata sarebbe molto significativa in quanto nella base si trovano 12 aerei da combattimento (Su-24 e Su-30), il sistema di difesa aerea Pantsir, oltre che una base di addestramento degli operatori di droni. Anche per questo, probabilmente, fonti ufficiali ucraine stavolta hanno subito confermato. Mosca, tuttavia, sostiene di aver abbattuto tutti i 19 droni lanciati e i missili lanciati dalla controparte, negando ogni danno alla base di Saky. Anche le regioni russe di Kursk, Belgorod e Oryol (tutte confinanti con l’Ucraina) sarebbero state attaccate da droni ucraini ma, al momento, non si rilevano danni.

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