Seconda notte di proteste nelle principali città argentine dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del maxi-decreto con cui il governo di Javier Milei intende deregolamentare l’economia e privatizzare tutte le aziende statali. Dopo i cacerolazos spontanei esplosi mercoledì notte, a Buenos Aires, Rosario, Luján, Morón, Ensenada, La Plata, Mar del Plata, Tandil, Chascomús, Mendoza, San Carlos de Bariloche, e in molte altre città del paese migliaia di persone si sono date appuntamento attraverso i social per nuove manifestazioni notturne. A Córdoba, seconda città più popolosa del paese, la polizia ha caricato la folla con proiettili di gomma e gas lacrimogeni...