Pestaggi stradali in Sudafrica, bufera sulla scorta del vicepresidente

La notizia in questo caso non riguarda tanto i metodi poco ortodossi della polizia sudafricana e neanche il fatto che siano documentati oltre ogni ragionevole dubbio da un video, quanto piuttosto il fatto che gli agenti coinvolti facciano parte della scorta del vicepresidente della repubblica. Paul Mashatile, membro illustre dell’Assemblea nazionale e di un partito di cui è stato anche tesoriere generale, l’African National Congress, che in altri tempi sarebbe stato il bersaglio e non il promotore della violenza di stato.

Vittime invece qui sono due cittadini a bordo di un’utilitaria che non si è smaterializzata per far passare i famigerati suv con i vetri oscurati delle blue-light brigades, le squadre speciali della polizia addette alla protezione dei vip di ogni genere. Sono scesi in otto con le armi spianate, hanno estratto i due malcapitati dell’abitacolo e li hanno pestati ben bene, lasciandone uno esanime per i calci in testa ricevuti sul ciglio della strada. Abusi simili da parte di questi agenti in borghese che sfrecciano nel traffico delle città sudafricane pare siano all’ordine del giorno. In questo caso un automobilista in coda – siamo sulla trafficatissima N1 di Johannesburg – ha filmato l’episodio e lo ha condiviso sui social.

Il portavoce di Mashatile ha escluso che il vicepresidente si trovasse a bordo e un comunicato di condanna emesso ieri assicura che «aborre l’uso non necessario della forza, in particolare contro civili disarmati» . Disarmati sì, civili mica tanto. I due malcapitati infatti sono allievi dell’esercito e hanno dovuto chiedere il permesso ai loro superiori per denunciare gli agenti. L’inchiesta è in corso.