Burkina Faso, otto minatori intrappolati da due settimane a 700 metri di profondità
Estrazioni killer Le alluvioni e le condizioni di sicurezza impossibili nelle miniere di zinco. Paese con il fiato sospeso per gli operai alle dipendenze della canadese Trevali a Perkoa
Estrazioni killer Le alluvioni e le condizioni di sicurezza impossibili nelle miniere di zinco. Paese con il fiato sospeso per gli operai alle dipendenze della canadese Trevali a Perkoa
È stato un primo maggio di tensione per i parenti dei minatori di Perkoa, miniera di zinco nella provincia di Sanguié in Burkina Faso, 120 km a ovest della capitale Ouagadougou. Dove un gruppo di otto lavoratori è intrappolato da due settimane a 700 metri di profondità , a causa dell’alluvione che ha colpito la zona il 16 aprile.
Nonostante le operazioni di pompaggio vadano avanti da giorni, dietro il coordinamento della compagnia mineraria canadese Trevali, i soccorritori non hanno ancora raggiunto gli operai, che sarebbero bloccati nella seconda camera di soccorso. Sono in totale quattro le compagnie minerarie coinvolte nelle operazioni di salvataggio. Degli otto operai intrappolati sei sono burkinabé, uno è tanzaniano e uno zambiano.
Domenica il primo ministro burkinabé Albert Ouadraogo ha incontrato le famiglie degli operai, manifestando loro solidarietà, scusandosi per quanto accaduto e ascoltando le loro preoccupazioni: «Non abbiamo notizie da quando la miniera si è allagata» riportano i media locali citando i parenti, i quali hanno spiegato che prima dell’alluvione comunicavano con chi era dentro la miniera via radio. Comunicazione interrotta dopo il disastro.
I soccorritori, che scavano dalla mattina del 21 aprile, non hanno trovato nessuno nella prima camera di soccorso e stanno scavando per raggiungere la seconda, dove sperano di trovare dei sopravvissuti. Gli operai al momento del crollo stavano lavorando in profondità ma da poco avevano fatto rifornimento di viveri e acqua. Secondo Roland Djebré, segretario generale del sindacato di settore, all’interno della miniera, con adeguate scorte di acqua e ossigeno, è possibile garantirsi la sopravvivenza per una quindicina di giorni circa.
Ouédraogo ha promesso, domenica, che sarebbe stato fatto tutto il possibile per garantire che le operazioni di pompaggio fossero completate entro mercoledì sera: è una corsa contro il tempo, quella dei soccorritori, una sfida impari resa pericolosa anche dal fatto che nel territorio circostante la miniera operano gruppi islamisti legati ad al-Qaeda. Ai responsabili aziendali del sito minerario, sfruttato dalla canadese Trevali, è attualmente impedito di lasciare il Paese.
La miniera di Perkoa ha prodotto, nel 2021, 73mila tonnellate di zinco ed è una delle poche miniere ancora attive in Burkina Faso: gli operatori minerari, tutte multinazionali straniere, stanno interrompendo le loro attività per via proprio dell’insicurezza, che negli ultimi mesi ha causato decine di morti. Un problema aggravato dalla stagione delle piogge: non è infatti la prima miniera a crollare per via delle intense precipitazioni, anche se è raro che eventi simili accadano nelle miniere non-informali, dove vengono stabiliti dei minimi standard di sicurezza. Tuttavia l’estrazione di ferro e zinco, per questioni tecniche, rende queste miniere più esposte al rischio di crollo in caso di alluvioni e inondazioni.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento