Dopo giorni di annunci e contro-annunci, un Consiglio nazionale elettorale in clamorosa crisi di credibilità ha proclamato domenica i «risultati definitivi» delle elezioni del 7 febbraio in Ecuador, respingendo la richiesta del candidato indigeno Yaku Pérez di un riconteggio delle schede e ufficializzando quindi l’ingresso al ballottaggio, insieme ad Andrés Arauz, del banchiere Guillermo Lasso, per appena 32.600 voti. Il clima politico resta tuttavia molto teso, come indica anche la decisione della Procura generale di realizzare una perizia forense sul sistema informatico del Cne, accogliendo la richiesta del candidato di Pachakutik, ma scatenando in tal modo le accese proteste di...