Oggi seggi aperti dalle sette del mattino, lo rimarranno fino alle ventidue. Si vota per decidere il governo dei prossimi cinque anni, che dovrebbe decidere se completare la British Exit a targa Tory. Si sfidano le intemperie invernali per la prima volta da novantasette anni, di solito si preferisce votare in primavera. Ma è l’inverno della democrazia, in Gran Bretagna come quasi ovunque. Queste elezioni anticipate, dopo quelle – anticipate anch’esse – del 2017, portano impresso il marchio Brexit, garanzia di divisione. Ne sono un supplemento. Per questo Boris Johnson le ha volute: «fare Brexit» per farla finita con Brexit,...