In un’intervista fatta mesi fa, Katya García-Antón, co-curatrice e commissaria del Padiglione Sámi che lo scorso anno, per la prima volta nella storia della Biennale di Venezia, ha visto un padiglione nazionale (quello dei paesi nordici) trasformarsi in un padiglione indigeno, affermava: «La Biennale deve guardare al futuro, perché non può continuare con questo tipo di modello di fiera mondiale, con questa struttura di stato-nazione. Prima o poi andrà ripensato perché sempre più persone lo sta mettendo in discussione, e il potere del mondo indigeno globale lo sfiderà sempre di più». Pare che l’annuncio della partecipazione brasiliana alla 60ª Biennale...