Ecletticamente mordace e favolisticamente imperitura ha coniugato stilemi e variazioni, dall’astrattismo al figurativo, Paula Rego (Lisbona, 1935) è scomparsa proprio quando la «conquista del ruolo», che aveva agognato per anni, le veniva riconosciuto con la partecipazione alla 59/a Esposizione Internazionale di Arte di Venezia (2022) nella mostra Il latte dei sogni curata da Cecilia Alemanni. Una disdetta. CERTO, REGO non è mai stata una artista sperimentale come la sua concittadina lisboeta Helena Almeida. È stata una donna di carattere, piuttosto, che ha risposto con la forza dell’arte alla dittatura di Salazar che con il controllo dell’Estado Novo (analogo nei princìpi...