Economia

Parte Stellantis, Tavares la svelerà

Parte Stellantis, Tavares la sveleràL'ad di Stellantis Carlos Tavares – Foto LaPresse

Fusione Ieri primo giorno di successo in borsa, oggi la conferenza stampa, domani l’incontro con tutti i sindacati italiani. Finisce l’apartheid per la Fiom: sarà allo stesso tavolo con Fim e Uilm: segnale importante

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 19 gennaio 2021

Esordio in borsa ieri per il nuovo gruppo Stellantis. Ma il vero giorno decisivo per il futuro dei lavoratori italiani ex Fca sarà domani quando i sindacati incontreranno Carlos Tavares, fautore e comandante dell’operazione. Colui che entro l’estate dovrà fissare il piano industriale del nuovo gruppo che di fatto comanderà, dando in cambio alla famiglia Agnelli il lauto dividendo da 2,9 miliardi , di cui 828 milioni già incassati la scorsa settimana. Tavares potrebbe già scoprire qualche carta nella conferenza stampa prevista per oggi, ma più probabilmente non si sbilancerà.

CHIUSA L’ERA MARCHIONNE e mai aperta quella Manley, i sindacati italiani si ritroveranno per la prima volta uniti davanti alla nuova proprietà. L’apartheid a cui era ancora sottoposta la Fiom con incontri separati coi vertici di Fca si concluderà domani quando sarà allo stesso tavolo con Fim Cisl, Uilm, Fismic, Ugl e Agenquadri, sebbene negli ultimi giorni non siano mancati attriti, soprattutto a Torino.
L’incontro in videoconferenza è fissato per domani alle 12,45. Tavares sarà a Torino e dovrebbe visitare gli stabilimenti Fca. Ieri intanto il nuovo logo di Stellantis – una costellazione attorno alla «A» stilizzata a testimonianza dei tantissimi marchi del nuovo gruppo – ha fatto la sua comparsa nella sede storica dell’ex Fiat a Mirafiori.

«L’incontro di Tavares con tutta la rappresentanza sindacale, a poche ore dalla nascita di Stellantis, è una decisione importante perché valorizza il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori di Fca in Italia – affermano Francesca Re David, segretaria generale Fiom e Michele De Palma, segretario nazionale e responsabile automotive -. L’industria dell’auto è ad un passaggio cruciale sul piano tecnologico, dei servizi e industriale: la forza reale per affrontare queste sfide è la valorizzazione dell’intelligenza e competenza di chi dalla progettazione alla realizzazione dell’auto è impegnato ogni giorno dagli enti centrali agli stabilimenti. Ci sono competenze che possono fare la differenza: investire nell’innovazione e inclusione per l’occupazione è la scelta della Fiom per affrontare il futuro in Stellantis. Futuro per cui è indispensabile un ruolo attivo delle istituzioni», concludono.

«È UN PRIMO IMPORTANTE segnale – spiegano il segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia e il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano – di attenzione verso i lavoratori italiani e i loro rappresentanti sindacali, Presidieremo con determinazione le scelte e i piani industriali futuri di Stellantis per evitare contraccolpi su stabilimenti e occupazione». Anche per Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, «è un segnale molto positivo di disponibilità al dialogo e al confronto, nonché una prova di attenzione per l’Italia e per i lavoratori. Gli chiederemo quali sono la sua visione per il futuro e la sua strategia per l’integrazione, con particolare riguardo all’Italia».

COME ERA SCONTATO, LO SBARCO in Borsa per Stellantis è stato ottimo. Con l’abbrivio della cerimonia virtale della campanella con il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Carlos Tavares, il titolo a Milano ha chiuso la sua prima seduta in aumento del 7,57% a 13,52 euro. In scia Exor, con la cassaforte della famiglia Agnelli che ha segnato una crescita finale del 2,6% a 66,8 euro. Stellantis ha debuttato sulla stessa linea anche sul listino di Parigi, mentre sarà domani la sua prima giornata a Wall Street, oggi chiusa per il Martin Luther King Day.

Sulla tutela dei posti di lavoro i francesi sono già avanti. La fusione «non condurrà necessariamente a tagli del personale» e il nuovo gruppo «ha offerto garanzie che i siti produttivi non verranno chiusi», ha detto ieri Louis Gallois, presidente di Psa fino alla fusione con Fca.

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